| In breve Il Rinascimento a Verona coincide con l’orbita veneziana, perché il dominio di Venezia su Verona dura dal 1405, anno della “dedizione” alla Serenissima dopo anni di guerre tra signorie locali, fino al 1797, anno in cui Napoleone costringe la Repubblica allo scioglimento. La visita può svolgersi all’aperto, toccando soprattutto la zona tra Piazza dei Signori, dove si concentrano i palazzi del potere politico veneto, e Corso Cavour, dove l’aristocrazia sfoggiava le proprie residenze. Per una visita più approfondita, suggeriamo di selezionare alcuni interni di chiese, autentiche gallerie d’arte. Un sunto molto efficacie può essere offerto anche dalle sale della pinacoteca di Castelvecchio dedicate ai grandi pittori del rinascimento, tra cui spiccano anche dei Veronese, dei Tiziano e dei Tintoretto. Durata del tour: a partire da 2 ore Tariffa: a partire da 75€/h |
Il Rinascimento a Verona: una scoperta artistica continua
Una visita dedicata al Rinascimento a Verona può svolgersi all’aperto, toccando soprattutto la zona tra Piazza dei Signori, dove si concentrano i palazzi del potere politico veneto, e Corso Cavour, dove l’aristocrazia sfoggiava le proprie residenze.
La scoperta artistica si concentra quindi sulle chiese, luoghi di culto che custodiscono opere che sono emblema della Verona rinascimentale e sui musei che oggi le custodiscono.
Qualche esempio?
La Pala di Andrea Mantegna, considerata uno dei più importanti esempi di arte rinascimentale realizzati nel nord Italia, che ha il potere di annullare le distanze fra l’opera e chi la osserva, creando una vera e propria ‘immersione’ nella scena rappresentata.
La raccolta di opere di artisti rinascimentali custodita nella chiesa di San Bernardino e gli affreschi di Domenico Morone e del figlio Francesco che si trovano nella vicina biblioteca.
La chiesa di San Giorgio in Braida che, oltre alla cupola attribuita a Michele Sanmicheli, racchiude capolavori rinascimentali tra cui spicca il martirio di San Giorgio di Paolo Veronese.
La chiesa di Santa Maria in Organo, altro edificio di culto che ha visto l’intervento del Sanmicheli nella facciata, e al cui interno si trovano le tarsie lignee di Fra’ Giovanni da Verona.
Le opere del periodo rinascimentale custodite al museo di Castelvecchio, su tutte quelle di Andrea Mantegna, a cui si uniscono quelle di scuola veneziana di Giovanni Bellini e Alvise Vivarini. Le sale del museo sono una fonte artistica a cui attingere di grande pregio, vista anche la presenza degli spazi di opere del Veronese, del Tiziano e del Tintoretto.
I palazzi della Verona rinascimentale
Oltre alle straordinarie opere d’arte realizzate in questo periodo storico, la Verona Rinascimentale si fa ammirare nei palazzi che sono stati edificati in questo arco di tempo, che ancora oggi testimoniano le ispirazioni e le innovazioni rinascimentali.
La personalità di riferimento è l’architetto Michele Sanmicheli, con i suoi Palazzo Canossa e Palazzo Bevilacqua, esempi che riflettono la sua intenzione di attingere al classico, codificando però uno stile da considerarsi estremamente moderno per l’epoca.
E ancora il Rinascimento a Verona si mostra agli occhi dei viaggiatori sotto forma di affreschi, in particolare quelli delle Case Mazzanti, che raffigurano scene allegoriche e mitologiche, definendo un vero e proprio spazio museale a cielo aperto. Un museo a cielo aperto che ha valso a Verona la denominazione di ‘urbs picta’, città dipinta.
La scoperta della Verona rinascimentale è, quindi, un’immersione che coinvolge l’urbanistica, l’architettura, la pittura e le arti decorative che sono fiorite in città. La bellezza, l’accuratezza, il pregio delle opere sono, infatti, universalmente riconosciuti, in quanto si tratta di testimonianze di immenso valore artistico, realizzate dai grandi maestri dell’epoca. Il lato più intrigante è scoprirle con una guida che aiuta a comprenderne i lati sicuramente più ‘tecnici’, ma che intreccia a questo la storia, le vicende, gli intrighi e giochi di potere che ne sono all’origine.
Fonte delle immagini: Wikipedia
