Il Giardino Giusti

Storia del Giardino Giusti

Il Giardino Giusti appartiene al tardo Rinascimento ed è situato sul versante di una collina con un affaccio verso la città. Siamo a Veronetta, chiamata la Rive Gauche di Verona, in quanto dislocata nella parte sinistra del fiume Adige.
Il Giardino Giusti è considerato un esempio straordinario di giardino all’italiana in tutta la regione del Veneto ed è un’oasi di pace, nel cuore di Verona, pronta a farci dimenticare il trambusto della città mentre passeggiamo nel viale dei cipressi o ci si godiamo il panorama dal belvedere.

Il giardino appartiene ancora oggi alla stessa famiglia che l’ha creato nel XVI secolo e ci ricorda, con la sua bellezza, il ruolo di Agostino Giusti, l’ideatore, uomo di spicco nella società veronese di quel tempo.
“Giardino letterario” è la migliore descrizione per questo complesso di architettura verde, dove letteratura, mitologia, storia e natura si mescolano dando forma ad un gioiello unico nel suo genere.

Gioiello che è stato più volte sotto i riflettori per la sua bellezza, e perché dal XVIII secolo ha rappresentato un’importante tappa per i viaggiatori del Grand Tour, il giro d’Europa che nel 18esimo e 19esimo secolo era considerato essenziale per le buone famiglie e per l’educazione dei giovani.
Letterati come Goethe e personalità come Mozart, per nominare solo alcuni dei suoi visitatori illustri, hanno camminato i giardini e ammirato le opere del Giardino Giusti, facendolo entrare tra le mete più ricercate di sempre a Verona e in Italia.

Cosa vedere al Giardino Giusti di Verona?

Le sezioni principali del Giardino Giusti sono quattordici:

• Il piano nobiliare,
• La corte d’onore,
• La grotta,
• L’orrido con rupe,
• Il bosco sacro,
• Il padiglione,
• La torre,
• Un’altra grotta,
• Il mascherone,
• Il cipresso di Goethe,
• Le epigrafi e frammenti,
• Il labirinto,
• Il parterre alla francese,
• La cinta muraria.
  

La storia di questo giardino affascinante affonda quindi le sue radici nel Cinquecento e ancora oggi rappresenta un tesoro che si manifesta con la semplicità distintiva dei giardini del passato, luoghi che racchiudono un’architettura capace di fondersi con la natura e di evocare i legami con il mondo classico e mitologico. Il verde è il colore che brilla e prevale in questo giardino, definito da pochi fiori, ma dalla scelta di far prevalere alberi e siepi in accordo con costruzioni erette dall’uomo quali grotte, fontane, mascheroni e padiglioni.

Le statue mitologiche sono presenti in abbondanza e vegliano su giardino di pianura, un’area che presenta due creazioni tipiche quanto emblematiche, il parterre alla francese e il labirinto.
La geometria e la simmetria delle opere costruite dall’uomo si rispecchia in quelle della natura, che qui è ordinata, talvolta rigorosa, me sempre fiorente, caratteristica che allevia la mente dalle preoccupazioni e le permette di risposarsi, facendo emergere il pensiero più libero e profondo. È questa, probabilmente, la ragione per cui il Giardino Giusti è stato ed è tuttora così amato e ricercato, perché si tratta di un luogo che sa rasserenare e ispirare chi lo visita.

Non solo, perché in questo giardino si trova una preziosa eredità architettonica e artistica: l’Appartamento 900, con le sue sette sale che raccontano la storia della famiglia Giusti nel suo quotidiano del ventesimo secolo.
L’eredità artistica delle stanze affrescate con soggetti spesso mitologici si unisce in questo spazio all’arredo e agli accessori che definiscono i tratti dell’abitazione.

Un viaggio nel tempo, tra stanze che uniscono frammenti antichi di scavi rinascimentali a tappezzerie dai colori vitali, ad affreschi rinascimentali e a mobilio di uso quotidiano, dando vita a un luogo dal fascino raro da incontrare altrove.

La visita guidata al Giardino Giusti ci permetterà, quindi, di esplorare tutto questo, conoscendo la storia della famiglia che lo ha creato, i rimandi artistici di ispirazione e le bellezze naturali che da secoli lo definiscono.

Fonti delle immagini: Wikipedia