In breve La presenza ebraica a Verona merita di essere scoperta, conosciuta e approfondita attraverso una visita che abbraccia i secoli: passeggiando nella parte antica della città, tra piazze, vicoli e area del ghetto, ritroviamo l’atmosfera di una compresenza millenaria. Il fulcro è, comunque, nel centro della città, perché le residenze degli ebrei che, dal V secolo in maniera discontinua e seguendo le vicende locali ed internazionali, hanno vissuto a Verona, erano vicine al cuore commerciale della Piazza Erbe, seppur in vie considerate marginali. Nel 1604 all’epoca della Repubblica Serenissima, venne istituito il ghetto. Nel ghetto ebraico di Verona convivevano comunità di Sefarditi e di Ashkenaziti, con due oratori, ora scomparsi. La Sinagoga, ancora esistente, fu inaugurata nel 1929 e la sua facciata luminosa ed elegante si affaccia su uno slargo risultante dalle demolizioni di inizio Novecento. I luoghi e gli edifici più iconici della presenza ebraica in città sono strade e vicoli stretti, poco illuminati, ma anche lo scorcio armonioso delle alte case prospicienti Piazza Erbe, testimoni della realtà quotidiana di questa piccola comunità. Con la visita alla Sinagoga si completa quindi il percorso, conoscendo gli eventi della storia più recente fino alle Leggi Razziali e alla vita della Comunità oggi. Durata : a partire da 2 ore (3 ore includendo il Cimitero ebraico, fuori città) Tariffa: a partire da 75€/h |
La presenza ebraica a Verona nei luoghi simbolo
Come visto, i luoghi iconici sono principalmente due, il ghetto ebraico di Verona e la Sinagoga.
Il luogo di culto si trova incastonato nell’ex ghetto e presenta una facciata monumentale, definita dalla sinergia cromatica tra il giallo ocra delle facciate e il bianco delle decorazioni.
Il portale di accesso è altrettanto monumentale e presenta una scultura delle Tavole della Legge, mentre sulla parte sinistra della facciata vi è un’iscrizione commemorativa dedicata a Rita Rosani, partigiana ebrea che venne uccisa nel 1944 sui monti di Verona.
All’interno della Sinagoga si trovano gli elementi simbolo presenti in tutti i luoghi di culto della religione ebraica. Si tratta dell’aròn – l’armadio sacro – realizzato in marmo rosso e la tevà – la tribuna dove l’officiante recita le preghiere, che vi è posizionata davanti.
Anche il matroneo – luogo riservato alle donne per la preghiera – è definito dalla presenza di colonne in marmo rosso.
Dalla sinagoga si può quindi risalire alla storia del ghetto ebraico di Verona, di cui oggi rimangono poche tracce, a seguito degli interventi urbanistici degli anni ‘20 che hanno cambiato il volto del centro città. Testimonianze architettoniche dell’antico ghetto sono le case torre che si trovano nell’angolo tra Piazza delle Erbe e Via Mazzini.
La presenza ebraica a Verona esplora quindi i luoghi e gli edifici più legati alla presenza in città e può completarsi con la visita al Cimitero ebraico, che si trova in Borgo Venezia . L’attuale cimitero ebraico di Verona è il quarto succedutosi in oltre sei secoli di presenza ebraica nel territorio.
Importante e interessante è il simbolismo di questo posto: il cimitero, per la comunità ebraica è, infatti, il luogo che permette di non disperdere il patrimonio culturale, ma per un popolo abituato e votato al nomadismo, presenta caratteristiche proprie, in quanto la tribù non poteva soffermarsi in esso, in quanto perennemente costretta a riprendere il suo cammino errante.
Da qui nascono, quindi, definizioni di spazio e, norme e rituali che definiscono la cultura e la religione ebraica, facendo di questo cimitero un luogo privilegiato che li racchiude tra le sue mura.