Ezzelino da Romano III fu famoso nella sua epoca come un tiranno molto potente, validissimo soldato , ma anche feroce, senza pietà per i nemici.
Nacque nel 1194 e come suo padre all’iniziò sostenne la Lega Lombarda per poi cambiare parte politica e diventare un potente alleato ghibellino dell’imperatore Federico II.
Per mantenere il suo controllo sui tanti possedimenti, situati tra Verona e Treviso, dovette ricorrere a metodi cruenti e rappresentò il tiranno per eccellenza tanto che nella successiva storiografia fu sempre visto negativamente.
Lo stesso Dante Alighieri lo citò nella Divina Commedia, nel XII. Canto dell’Inferno ( versi 104-117)
Verona divenne il centro del suo potere e abbiamo diverse testimonianze che lo riguardano.
Una famiglia , diventata famosissima nei secoli successivi, lo sostenne e fu sua alleata: la potente famiglia ghibellina dei Monticoli .
Abitò nel centro storico di Verona, nei pressi di SS.Anastasia, in un palazzo fortificato ,di cui rimangono pochissime tracce archeologiche, conosciuto oggi come ‘Palazzo Forti’ che secoli dopo fu spesso utilizzato anche da Napoleone Bonaparte.
Fece risistemare le mura comunali dopo le inondazioni del 1239
La sua connessione con Federico II. fu cementata il 22 maggio 1238 quando sposò nella Basilica di S.Zeno la figlia naturale di Federico II, Sevaggia che morì tuttavia pochi anni dopo.
E’ una figura molto controversa, additata come assolutamente malvagia, ma la sua dominazione, che per certi versi anticipò i tempi introducendo una politica regionale di organizzazione politica atta a superare i perenni conflitti dei banchieri e mercanti che controllavano i Comuni, preparò la città di Verona – e non solo – alla futura signoria della famiglia Della Scala.